in exilium... in Thebae (2014)
for clarinet and strings orchestra
(version with flute and timpani added)
written for PerosiEnsemble
dedicated to Flip
Filippo II, re di Macedonia (IV secolo a.c.).
Nel corso del suo lungo esilio a Tebe, il futuro monarca venne a contatto con la cultura greca, non dimenticando le radici della sua terra d'origine
Il brano si apre con un canto simile a quelli che potevano essere ascoltati nelle funzioni religiose del tempo
La melodia monodica trasfigura in una lenta introduzione affidata allo strumento solista - con abbellimenti e fioriture tipici dei fraseggi eseguiti dagli strumenti a fiato, nei brani di tradizione balcanica – per poi lasciare spazio a due danze molto rapide: la rachenitza (in 7/16) e la osogovka (in 11/16), in metri caratteristici molto radicati nella cultura e nella danza macedoni
Nella parte centrale, viene presentata la rivisitazione di una marcia militare sì cadenzata ma anche grottesca, con frammenti di melodie ricavate dai temi iniziali, quasi a simboleggiare un 'incontro-scontro' fra le varie estetiche e tradizioni musicali
Philip II, king of Macedon (IV century BC).
During his long exile in Thebes, the future monarch came into contact with Greek culture, not forgetting the roots of his homeland
The works opens with a chant similar to those that could be heard in the religious functions of the time
The monophonic melody transforms into a slow introduction entrusted to the solo instrument - with embellishments and blooms typical of melodies performed by the wind instruments, in the songs of Balkan tradition - and then gives way to two dances very fast: the rachenitza (in 7/16) and osogovka (in 11/16), in characteristic meters deeply rooted in Macedonian cultures and dances
In the central part, a review of a military march lilting but also grotesque appears, with fragments of melodies derived from initial matter, as if to symbolize a 'clash' between the various aesthetic and musical traditions
extracts from score
